Indicazioni per l’adozione del sistema disciplinare nel modello di organizzazione e gestione ex art. 30 del d. Lgs. 81/08

Un secondo interessante argomento trattato dalla circolare ministeriale 11.07.2011 n. 15916 riguarda il sistema disciplinare (comma 3 dell’articolo 30 del D.Lgs. n. 81/2008) e sanzionatorio e all’uopo vengono fornite indicazioni per l’adozione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello di organizzazione e gestione attuato  dall’azienda in applicazione dell’articolo 30 del D. Lgs. n. 81/2008.

L’articolo 30, comma 3, del D.Lgs. n. 81/08 annovera, tra gli elementi di cui si compone il Modello di Organizzazione e gestione, l’adozione di un “sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate dal modello”.

E’ quindi necessario che l’Azienda sia dotata di procedure per individuare e sanzionare i comportamenti che possano favorire la commissione dei reati di cui all’articolo 300 del D. Lgs. n. 81/2008 (articolo 25-septies del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, e successive modifiche e integrazioni, di seguito D. Lgs. n. 231/2001) e il mancato rispetto delle misure previste dal modello. Il tipo e l’entita’ dei provvedimenti disciplinari saranno coerenti con i riferimenti legislativi e contrattuali applicabili e dovranno essere documentati. Il sistema disciplinare dovra’ essere definito e formalizzato dalla direzione e diffuso a tutti i soggetti interessati quali ad esempio:

  • Datore di lavoro (articolo 2, comma 1, lett. b, D. Lgs. n. 81/2008);
  • Dirigenti (articolo 2, comma 1, lett. d, D.Lgs. n. 81/2008) o altri soggetti in posizione apicale;
  • Preposti (articolo 2, comma 1, lett. e, D.Lgs.  n. 81/2008);
  • Lavoratori (articolo 2, comma 1, lett. b, D. Lgs. n. 81/2008);
  • Organismo di Vigilanza (ove istituito un modello ex D.Lgs. n. 231/2001);
  • Auditor/Gruppo di audit.

L’azienda dovra’, inoltre, definire idonee modalita’ per selezionare, tenere sotto controllo e, ove opportuno, sanzionare collaboratori esterni, appaltatori, fornitori e altri soggetti aventi rapporti contrattuali con l’azienda stessa. Perche’ tali modalita’ siano applicabili l’azienda deve prevedere che nei singoli contratti siano inserite specifiche clausole applicative con riferimento ai requisiti e comportamenti richiesti ed alle sanzioni previste per il loro mancato rispetto fino alla risoluzione del contratto stesso.

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